Come si calcola il prezzo dei mobili usati?

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Diciamo che siete entrati in possesso di alcuni mobili usati.

Magari a seguito di un’eredità o di uno sgombero, magari erano parte integrante dell’arredamento di una vecchia casa a cui avete deciso di dare una bella rinnovata.

In ogni caso siete decisi a venderli, tenendo con voi solamente quelli a cui siete più affezionati o di maggior valore.
Ed è proprio qui che sorge la domanda a cui molti non sanno dare risposta: come calcolare il valore di un mobile usato?

Sia che vogliate rivenderli per spuntare il miglior prezzo, sia che vogliate tenerli come piccolo investimento, stabilire l’esatto valore di un mobile usato non è facile.
Ci sono infatti diversi aspetti da tenere in considerazione per determinare il valore finale del manufatto, dai materiali al design, passando per la rarità.

Vediamo quindi di scoprire insieme quali sono i parametri più importanti per calcolare il giusto prezzo di un mobile usato!

Come capire se un mobile è di valore: la qualità

Certo capire se un mobile è di valore non è un’impresa facile. Ma il primo aspetto che andrà a influenzare maggiormente il prezzo del mobile è senza ombra di dubbio la sua qualità.

Avete un mobile in truciolare o multistrato rivestito di un laminato? Beh, allora anche nei casi fortunati sarà difficile ottenere una buona valutazione.
Ma se ante e spalle fossero realizzate in legno massello, allora il discorso cambierebbe eccome, specialmente per i legni più pregiati come ad esempio il larice, il noce o il teak.

Queste materie prime infatti hanno subito una rivalutazione sempre più interessante nel corso degli anni, aspetto vitale per i mobili usati in quanto a loro volta vedranno il proprio valore aumentato.

Valutazione mobili: design e rarità

Un altro aspetto legato al valore dei mobili è indubbiamente quello relativo al loro design ed alla rarità.

Determinati pezzi d’arredo, infatti, potrebbero non essere di materiali particolarmente pregiati. Ma il loro ruolo nella storia del design e dell’arredo interni giustifica quotazioni in grado di raggiungere valori davvero interessanti.

Il mobile radio Brionvega, la sedia Kartell, i pezzi d’arredo di Vico Magistretti hanno un valore storico e di design: con le loro linee senza tempo, risultano infatti elementi di altissimo livello anche per i canoni estetici contemporanei.

In più alcuni di questi mobili, ad oggi meno diffusi per diverse ragioni (alto prezzo d’acquisto già in origine, design uscito di moda e successivamente rivalutato) offrono una caratteristica aggiuntiva in grado di farne schizzare le quotazioni: ovvero la rarità.

Quanto può valere un mobile antico?

Discorso a parte va fatto per i mobili antichi. Per questi mobili esiste infatti un mercato parallelo esattamente come avviene, per esempio, nel mondo dell’auto.

Il motivo è presto detto: per motivi di design, nonché ragioni legate allo sfruttamento degli spazi, non tutti sono disponibili ad inserire un mobile antico nel proprio arredo.
Se integrati con gusto, o inseriti in un contesto coerente come nel caso di una casa antica, tuttavia, questi pezzi possono fare davvero la differenza.

Detto questo, scoprire quanto può valere un mobile antico non è esattamente un’operazione immediata.

Nel caso di un mobile d’epoca, infatti, occorre innanzitutto stabilire con particolare attenzione lo stato di conservazione del legno, così come la presenza di eventuali riparazioni.
Esattamente come per le controparti moderne, la presenza di materiali pregiati come vetri, pelli e legnami di valore può incidere notevolmente sul prezzo.

Infine, anche gli aspetti legati al valore artistico hanno il loro peso.
I mobili antichi sono infatti molto spesso ricchi di piccoli bassorilievi, intarsi ed opere generali di ebanisteria di alto livello. Se ben conservate, queste finiture possono permettere al pezzo d’arredo di raggiungere quotazioni veramente importanti.

Come fare per stimare i mobili

In base a quanto spiegato sopra, possiamo tranquillamente concludere che le operazioni necessarie per completare la stima di un mobile possono cambiare drasticamente in base alla classe di appartenenza dello stesso.

Nella maggior parte dei casi, basterà verificare materiali e stato di conservazione per fare un rapido confronto con diverse inserzioni online, così da stabilire un valore di massima.

Se però il mobile fosse raro o di design, ecco che bisognerebbe fare un’indagine approfondita presso centri specializzati per verificare le quotazioni precise del pezzo in oggetto.

Infine, nel caso di un mobile antico è necessario valutare (come si è visto) più parametri, ed anche in questo caso vista la rarità degli elementi non è facile giungere a un prezzo definitivo.
Per farlo, nei casi più estremi, potrebbe essere necessario rivolgersi a un esperto che potrebbe fornire una stima realistica.

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