Alzi la mano chi non ha mai mostrato tendenze all’accumulo seriale di vestiti: tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo trovati ad acquistare nel tempo pile e pile di pantaloni, magliette, t-shirt, gonne e vestiti dopo le sessioni di shopping, con l’unico risultato di trasformare il nostro armadio in un piccolo magazzino poco organizzato.
In questi casi anche un’operazione semplice (come ad esempio trovare due capi per un buon abbinamento) può risultare particolarmente complesso e oneroso in termini di tempo, e l’unico modo per porre rimedio alla situazione è fare ordine nell’armadio archiviando i vestiti che non usiamo più.
Quando si parla di conservazione dei vestiti, però, tutti abbiamo in mente la classica scena degli scatoloni in cantina attaccati da muffe e termiti, con abiti ormai compromessi e destinati alla spazzatura.
Come conservare quindi correttamente i propri abiti? Quali sono le migliori pratiche da seguire per archiviare i vestiti senza trovarsi di fronte a brutte sorprese tra qualche anno?
Vediamo di seguito le migliori pratiche da seguire.
Lavaggio accurato dei vestiti
Prima di archiviare i propri vestiti è sempre buona pratica procedere a un lavaggio completo e accurato. Eventuali macchie, aloni ed altri segni di sporco tendono infatti a sedimentare nel corso del tempo, per diventare alla fine parte integrante delle fibre di tessuto rovinando in maniera irrimediabile il capo.
Inoltre, la presenza di sporco e sudore tende ad essere una calamita per insetti e roditori, tutti elementi che possono ovviamente danneggiare i vestiti.
Pertanto è necessario lavare accuratamente i capi, facendo anche attenzione ad operare un buon risciacquo, perché anche i residui chimici dei detergenti possono a lungo termine produrre danni.
No a sacchetti di plastica e scatoloni di cartone
Quando si parla di conservazione dei vestiti si tende a pensare, quasi in automatico, a due possibili soluzioni: sacchetti di plastica e scatoloni di cartone.
In realtà, però, entrambe le soluzioni presentano delle problematiche in grado di danneggiare i nostri capi. Nel caso dei sacchetti di plastica, per esempio, essi riescono sì a prevenire con una certa efficacia l’azione degli insetti, ma si dimostrano potenzialmente pericolosi per la creazione di condensa e di conseguenza muffe, non essendo naturalmente traspiranti.
Gli scatoloni di cartone, invece, sono più traspiranti ma non proteggono con la dovuta efficacia i capi dall’azione di insetti e roditori.
Meglio quindi optare per scatoloni in plastica rigida, magari con una chiusura ermetica, rivestendoli di un lenzuolo pulito e ben asciutto, per limitare l’eventuale azione della condensa.
Sacchetti di plastica sottovuoto: pro e contro
Online troverete molte recensioni a favore (oppure contro) l’uso dei sacchetti sottovuoto per la conservazione degli abiti.
Prima di valutare eventuali benefici e svantaggi di questa scelta, occorre una breve valutazione tecnica: i sacchetti sottovuoto consentono ovviamente l’eliminazione dell’ossigeno dalle fibre di tessuto, impedendo alla radice la formazione di muffe.
É quindi facile capire che, di per sé, questi sacchetti rappresentano un’ottimo metodo di conservazione. Ma occorre anche valutare la compressione cui i nostri abiti andranno incontro, nonché il fatto che l’assenza totale di ossigeno a lungo termine potrebbe danneggiare le fibre di tessuto.
Il consiglio, quindi, è quello di servirsi senza paure di questa soluzione, ma solo per una conservazione temporanea o stagionale. Per un’archiviazione più lunga, invece, è meglio optare per altri metodi.
Condizioni ambientali
Sacchetti di plastica sottovuoto, scatoloni a chiusura ermetica, lavaggio accurato pre archiviazione: sarà tutto inutile se l’ambiente dove andremo a riporre le scatole non presenterà le condizioni ottimali per la conservazione degli indumenti.
E quali sono queste caratteristiche immancabili? In primo luogo la pulizia: eliminare gli insetti è un ottimo punto di partenza per non permettergli di aggredire le scatole.
Poi l’umidità, che non dovrebbe mai essere superiore al 55%. Infine, luce e calore: la stanza ideale per la conservazione degli abiti dovrebbe essere buia e con una temperatura non superiore ai 23 gradi.
Naftalina: sì o no?
In passato era la scelta per antonomasia in tema di conservazione abiti. Ma con il tempo, ci si è resi conto che esistono metodi di
archiviazione più sicuri ed efficaci.
Anche perchè, non dimentichiamolo, se lasciati troppo a lungo sotto naftalina i vestiti rischiano di non liberarsi più dal suo odore.
Un’alternativa molto più efficace potrebbe essere costituita dalle palline di legno naturale profumate al cedro: il profumo è infatti decisamente migliore e l’efficacia nella protezione degli abiti anche superiore.
Conserva a lungo i tuoi abiti con gli Hotel delle Cose di Casaforte
Quasi tutti i consigli elencati sopra possono essere messi in pratica in qualsiasi momento e senza sforzo per conservare al meglio i propri abiti.
Ma cosa fare se non si ha a disposizione una stanza adeguata dove archiviare gli scatoloni? Come salvare i propri vestiti se l’umidità della cantina è troppo elevata o se altre stanze sono sostanzialmente già piene di oggetti?
Per fortuna, esiste una soluzione comoda e pratica per aumentare lo spazio in base alle tue necessità: con gli Hotel delle Cose, Casaforte offre una soluzione self storage moderna e sicura, perfetta per conservare i tuoi oggetti cari o per archiviare i vestiti a lungo termine.
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